Creatività, artigianalità, inventiva commerciale e distribuzione al dettaglio portano alla produzione di piccoli o grandi volumi di articoli più costosi che diventano regolarmente l’obiettivo dei contraffattori sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli ben sviluppati. I prodotti moda contraffatti fanno perdere ogni anno ai brand europei il 9,7% delle vendite totali. Questa percentuale è cresciuta dall’arrivo di Internet e dell’e-commerce a causa dell’anonimato offerto dalla rete.
Il fenomeno della contraffazione è antico quanto la moda stessa. Nei primi anni del ‘900, i “falsi stilisti” disegnavano spesso figurini, riproducendo in realtà abiti visti negli spettacoli di Parigi e vendendone riproduzioni sia in Francia che all’estero. Nel 1914, più di due milioni di figurini falsi erano stati trasformati in capi di abbigliamento e prodotti. I beni di lusso con il loro prestigio e il loro valore sono obiettivo principale della falsificazione.
Tutte le marche del settore lusso, senza eccezioni, sono regolarmente vittime di false riproduzioni dei loro beni. La fattezza a volte è molto vicina a quella dei prodotti originali, ma la qualità è scarsa. Il falsario sfrutta l’enorme investimento nel marketing e nella promozione danneggiando in parallelo l’immagine del marchio.
Il danno inflitto dalla contraffazione è doppio:
I prodotti di tali categorie, completi di imballaggio ed etichettatura in qualità di “carte di identità”, possono essere dotati anche di tecnologie ViDiTrust.